La preghiera è uno degli "strumenti" cui il credente si affida per lottare contro le difficoltà e per attingervi incoraggiamento e speranza. Proprio stamani - nel corso dell’omelia nella Messa mattutina a Santa Marta - papa Francesco ha sottolineato come sia necessario intensificare in questo particolare periodo la preghiera e pregare con fede, perseveranza e coraggio.

A questo proposito, papa Francesco invita i fedeli a recitare tutti assieme il Padre Nostro, mercoledì (25 marzo) a mezzogiorno. Inoltre, venerdì 27 alle ore 18, Francesco presiederà dal sagrato della Basilica di San Pietro un momento di preghiera per il mondo, con l’adorazione del Santissimo e la benedizione Urbi et Orbi, con la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria. Un appuntamento molto suggestivo e carico di significato, compiuto dinanzi a una piazza completamente vuota, che potrà essere seguito attraverso i mezzi di comunicazione.

L’emergenza causata nel nostro Paese e in tutto il mondo dalla diffusione del Covid-19, si combatte su più fronti: quello medico con migliaia di medici e infermieri impegnati negli ospedali; nei laboratori di ricerca per trovare vaccino e farmaci capaci di contrastare efficacemente il coronavirus; attraverso i provvedimenti del Governo per evitare la diffusione del contagio e sostenere economicamente le realtà produttive e i lavoratori; mediante l’impegno delle forze dell’ordine chiamate a far rispettare le restrizioni adottate; attraverso lo straordinario impegno dei volontari che si prodigano con amore e gratuità nel sostenere le persone in difficoltà.

E poi ci sono le comunità religiose che, oltre alle attività garantite sulla base dei rispettivi carismi, con la preghiera quotidiana offrono il loro incessante sostegno a quanti vivono momenti di grande difficoltà e sofferenza.

I frati minori conventuali della comunità del Seraphicum, oltre ad aderire ai momenti di preghiera promossi dal Santo Padre Francesco e dalla Conferenza Episcopale Italiana (come accaduto nella solennità di san Giuseppe, il 19 marzo), pregano ogni giorno per chiedere la protezione del Signore in questo drammatico momento. A questo proposito, tutti i frati dell’Ordine, su invito del Ministro Generale fra Carlos Trovarelli, parteciperanno domani, 24 marzo, a una giornata di digiuno.

In questo momento di generale preoccupazione e disorientamento, condividiamo con voi la “Preghiera nella prova”, di fra Raffaele Di Muro, perché possa diventare uno strumento per la preghiera comunitaria o personale, nel quotidiano dialogo con Dio.


“PREGHIERA NELLA PROVA”
Gesù, Amore immenso, insegna ad ogni uomo ad amare il fratello in modo disinteressato, vincendo egoismi e chiusure che non permettono di capire il vero bene di tutti.
Gesù, Sapienza infinita, insegna ad ogni uomo il valore del rispetto, dell'onestà, della comprensione, perché siano superate indifferenza e incuria.
Gesù, Medico divino, aiuta quanti lavorano nella sanità a dare sempre il massimo e a vincere ogni stanchezza per poter alleviare le sofferenze dei fratelli.
Gesù, nostra forza, aiutaci a non scoraggiarci e a resistere nel momento del pericolo, confidando nel tuo amore provvidente.
Gesù, Luce del mondo, Illumina quanti sono impegnati nella ricerca, perché capiscano come salvare vite umane dalla malattia.
Gesù, Agnello Immolato, aiuta gli uomini a capire che solo col dono reciproco del proprio amore è possibile superare ogni difficoltà.
Gesù, Verbo eterno, aiutarci a fare memoria dei momenti difficili, perché siano motivo di crescita per il futuro.
Gesù, abbandonato al Padre, insegnaci la gioia dell'affidamento a Dio Trinità, fonte di pace e di felicità.
Gesù, nostro tutto, confidiamo in Te, che vivi e regni nei secoli. Amen.

fonte: Seraphicum Press Office
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