Nel giorno della festa dedicata alla Basilica Lateranense – Chiesa madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe – al Seraphicum si celebrava il conferimento del ministro istituito dell’accolito. Durante l’Eucaristia, presieduta dal Ministro Generale, Fra Carlos Trovarelli, è stato conferito il ministero di accolitato ad otto frati professi solenni della comunità formativa.
Nel cammino formativo verso il sacerdozio i ministeri sono come tappe che aiutano il frate a discernere la chiamata e a rispondervi generosamente, configurandosi al Cristo profeta (lettorato) e al Cristo servo (accolitato). Il ministero dell’Accolitato è, dunque, l’ultima tappa prima del diaconato e del presbiterato.
Il ministero di accolito è stato conferito a: Fra Arun MANGALY, Fra Dibin NALLUKUNNEL e Fra Alan PARAYIL (Provincia di India); Fra Lucien BASSOLE e Fra Windpidisda-Alain ZOUNGRANA (Delegazione di Burkina Faso, Provincia di Varsavia) Fra Romanus Anthony DONKOH (Custodia di Ghana); Fra Peter PIKULIK (Custodia di Slovacchia); Fra Fakhridin IBRAGIMOV (Delegazione di Uzbekistan, Provincia di Cracovia).
Il termine accolito deriva dal greco akolythos. La forma verbale corrispondente significa: andare dietro, seguire, accompagnare. Il ministero dell’Accolitato è un servizio all’Eucaristia e perciò all’Altare. Nel rito dell’istituzione dell’Accolito, la Chiesa invoca sul candidato una speciale benedizione, perché possa compiere fedelmente il suo servizio, conformando sempre più la propria vita al sacrificio eucaristico, così da offrirsi, ogni giorno in Cristo, come sacrificio spirituale a Dio gradito, amando sinceramente il Corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Il ministero dunque è un compito, una missione precisa da svolgere all’interno della Chiesa e non un’attribuzione onorifica.
L’accolito vive questa chiamata tra i momenti liturgici e i momenti concreti del suo quotidiano (il Cristo dell’Altare e il Cristo presente nel fratello specie se bisognoso). L’esercizio del ministero lo aiuta a partecipare attivamente nella liturgia, a vivere una vita spirituale sempre più intensa, a maturare nella consapevolezza e a dare testimonianza con la vita.
L’Accolito è chiamato ad aiutare il presbitero e il diacono durante le azioni liturgiche. S’impegna a rendere un servizio alla comunità concreta, dove il vescovo lo invia, donando tempo, disponibilità e impegno. Il suo servizio non si limita solamente alla celebrazione liturgica, ma va anche fuori portando ai fedeli ciò che ha attinto dall’Altare.
Così cerca di farsi strumento dell’amore di Cristo e della Chiesa nei confronti delle persone più bisognose, deboli, povere e malate attuando il comando di Gesù agli apostoli, durante l’ultima Cena: amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi. Durante l’esercizio del ministero liturgico, l’accolito dovrà indossare come veste tipica del suo ministero l’alba o il camice bianco.
Ringraziamo il Ministro Generale, per la sua visita e le sue edificanti parole, e i frati in formazione, per la loro testimonianza e il desiderio di impegnarsi nel servizio all’altare. Preghiamo per loro e per tutti coloro che hanno intrapreso un cammino di discernimento verso il sacerdozio affinché possano perseverare nel loro cammino.
 
Fra Adam Maczka OFMConv































 
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