Dal 9 al 13 novembre si è svolto, per il terzo anno consecutivo, l’incontro di formazione congiunto tra alcuni esponenti dei primi due Ordini francescani, i Frati Minori Conventuali delle case formative di Rivotorto e del Collegio Seraphicum e le Clarisse dei monasteri della Federazione di Santa Chiara d’Assisi delle Monache Clarisse Urbaniste d'Italia.
Venerdì 10 novembre, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di ascoltare due conferenze sul mistero dell'incarnazione nell'esperienza dei loro fondatori. Il primo relatore è stato Fra Emil Kumka (OFMConv), docente presso la Pontificia Facoltà di San Bonaventura, Seraphicum. L'attenzione si è concentrata sul mistero dell'incarnazione come mistero del Figlio di Dio che si umilia assumendo la natura umana, divenendo luogo in cui l'uomo incontra Dio. Per San Francesco, l'incarnazione non è solo la Natività, che è solo l'inizio, ma anche il Venerdì Santo, il giorno della Passione e Morte di Cristo, che conclude questo mistero del Dio fatto uomo, che continua a donarsi nell’Eucarestia. Francesco vedeva infatti nella Parola di Dio e nell'Eucaristia l’attualizzazione quotidiana della Natività di Cristo. La mattinata è proseguita con l’intervento di Suor Chiara Codazzi (SFA), docente di teologia spirituale presso la Pontificia Università Antonianum, in cui ha approfondito il mistero dell'incarnazione in Santa Chiara. Nella terza lettera ad Agnese di Praga, S. Chiara parla del ruolo di Maria nel mistero dell'incarnazione, essendo diventata una dimora per Dio. Chiara presenta il mistero della maternità come il mistero di ogni donna che porta in sé una nuova vita per nove mesi. Chiara ha voluto trasmettere anche un altro messaggio, legato alla vita di povertà che lei e le sue sorelle hanno scelto. La povertà trova il suo valore nella povertà del Figlio di Dio, che si è fatto uomo. Pertanto, la povertà nel modo più semplice ed efficace è la vicinanza agli altri. Nella Regola clariana, in molti punti la comunità è vista come il grembo in cui nasce Cristo.
L’incontro è proseguito con alcuni momenti di condivisione in quattro gruppi in cui frati e clarisse si sono confrontati sul senso dell’incarnazione e sull’eredità dei fondatori nella loro quotidianita liturgica e comunitaria. Ai partecipanti al corso non sono mancati gli elementi principali della vita religiosa: celebrare insieme l'Eucaristia, la Liturgia delle Ore, condividere i pasti e vivere insieme momenti di ricreazione.
L'incontro si è concluso la domenica con un pellegrinaggio a Greccio, luogo in cui San Francesco volle celebrare il Natale nel 1223, mostrando così la grandezza dell'amore di Dio e la sua vicinanza all'uomo che ha rivelato nel suo Figlio, e a Fontecolombo.
Ringraziamo il Signore per questo bel momento di condivisione tra fratelli e sorelle uniti in Cristo e portatori di una tradizione che li vede legati fin dalla fondazione dei loro Ordini.
(Fra Vladyslav Pashayev)
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