All’iniziativa, promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana, si unirà anche papa Francesco come da lui stesso annunciato al termine dell’udienza generale di ieri, trasmessa in streaming dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico.
Alle ore 21, ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa, è invitata a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), nella festa di san Giuseppe, custode della Santa Famiglia.
La CEi invita anche a dare un piccolo segno di questa comunione spirituale all’esterno delle proprie abitazioni, esponendo a finestre e balconi un piccolo drappo bianco o una candela accesa, simboli della speranza e della luce della fede.
“Dalle nostre abitazioni - spiega il card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI - si eleva al Padre la supplica dei suoi figli, affinché il Signore, buono e misericordioso, dia la forza del suo Spirito ai medici e agli operatori sanitari, illumini i ricercatori, guidi i governanti, infonda vigore ai corpi degli anziani e dei bambini, allontani la paura, doni a tutti, specialmente ai malati, la consolazione del suo Figlio Gesù”.
La preghiera che si eleverà dal Seraphicum avrà un carattere internazionale, essendo oltre venti i Paesi di provenienza dei frati appartenenti alla comunità. Una preghiera che abbraccerà idealmente l’Italia e tutto il mondo, esprimendo così - anche in questo momento di apprensione e di speranza - la vicinanza nella preghiera a quanti soffrono e lottano. Una solidarietà espressa, in queste ore difficili, da tante Conferenze Episcopali di tutto il mondo.
“I frati della comunità del Seraphicum – spiega il vice guardiano, fra Raffaele Di Muro – assicurano a tutti la loro incessante preghiera e comunione spirituale in questi momenti tanto difficili per l’Italia e per il mondo intero. Si vive un periodo di paura, di incertezza e di sgomento nel quale la fede e la preghiera possono offrire un importante aiuto a donarci uno sguardo ricco di speranza e di fiducia. Non siamo una autorità governativa ma ci permettiamo di unirci all’appello di rispettare appieno ogni norma e raccomandazione utile a fermare il contagio. Noi stessi, all’interno della nostra comunità, abbiamo adottato tutte quelle forme di tutela necessarie a garantire la sicurezza delle persone più anziane e deboli. Sacrifici e attenzioni che sono anch’essi un segno di amore e di rispetto per il prossimo”.
Intanto, ieri il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, fra Carlos Trovarelli, ha inviato un messaggio a tutti i frati, esprimendo la vicinanza dell’intero Ordine “a tutti coloro che sono colpiti dalla diffusione di questo virus e dalle conseguenze che esso comporta”. Nella lettera si invitano anche tutti i frati a promuovere un digiuno per questa intenzione, martedì 24 marzo, vigilia della solennità dell’Annunciazione del Signore. (e.l.i.)
fonte: Seraphicum Press Office